Tutti gli atti relativi all'associazione, ivi compresi i bilanci annuali, sono custoditi in ufficio, a disposizione
dei Soci per possibile visione e degli organi competenti per eventuale ispezione.
La gestione dell'associazione è improntata sulla massima chiarezza, trasparenza e sul rispetto delle leggi;
ogni spesa effettuata è rigorosamente documentata e giustificabile ed i rapporti con gli organi competenti
e le istituzioni sono basati sulla reciproca stima e correttezza.
Ogni anno, la relazione sull'attività svolta dall'associazione, il bilancio consuntivo e la situazione
patrimoniale, vengono consegnati all'apposito ufficio per le Associazioni no profit della Provincia di Firenze,
che provvederà a controllare la regolarità dell'operato.
Si ricorda che l'associazione ha l'obbligo di rispettare, scrupolosamente, le norme stabilite dallo statuto
e dal regolamento, per qualsiasi controversia di diversa natura si farà riferimento a quanto stabilito dal
codice civile, dal codice penale e dall'ordinanza ministeriale del 03/03/2009 e successive.
--> STATUTO FINALE DOPO CESVOT
Regolamento
Il patrimonio netto negli enti non profit, ha la caratteristica natura di “fondo di scopo”, che deve, cioè,
essere destinato a copertura del fabbisogno per le spese correnti e di investimento come riserva di risorse
volte a garantire la continuità della gestione e a tutelare gli interessi di terzi creditori.
Perciò, se a fine anno esiste un avanzo di gestione, questo non può essere distribuito
(come se fosse un utile), ma va investito nelle finalità associative (qualora esistano necessità indispensabili)
o portato a bilancio nell’anno successivo, restando a disposizione come risorsa utile a perseguire le finalità istituzionali, che esprimono la ragion d'essere dell'ente, contribuendo, qualora se ne presentasse la nacessità
, ad affrontare e risolvere vari ed imprevedibili problemi.
Evidenziamo, inoltre, che, secondo l'articolo 38 del Codice Civile "Per le obbligazioni assunte dalle persone
che rappresentano l'associazione, i terzi possono far valere i loro diritti sul fondo comune.
Delle obbligazioni stesse rispondono anche personalmente e solidalmente le persone che hanno agito in
nome e per conto dell'associazione".
Ciò significa che i creditori dell'associazione possono far valere i loro diritti sul fondo comune, cioè il
patrimonio associativo, che costituisce una garanzia patrimoniale generica per le obbligazioni
contratte dall'associazione. Inoltre, per tali debiti rispondono anche personalmente (cioè ciascuno con il
proprio patrimonio personale) e solidalmente (cioè ciascuno è tenuto a saldare l'intero importo del
debito) le persone che hanno agito in nome e per conto dell'associazione (Il Consiglio Direttivo in carica).
Visto che la finalità dell’associazione, che è poi l’unica è ben specificata nel contratto di locazione, per la
quale abbiamo ottenuto la concessione di questo spazio, cioè quella di mettere a disposizione dei cani uno
spazio sicuro dove correre e giocare liberi, è rispettata ed in più vengono garantiti ai Soci
piccoli confort che rendano più piacevole la loro permanenza e frequentazione, tutti i Consigli Direttivi,
che si sono susseguiti negli anni, hanno ritenuto perciò indispensabile per poter ottemperare, con
tranquillità e senza inutili rischi, agli obblighi assunti, accettando la carica di Consiglieri ed il ruolo di
Presidente, accantonare, eventuali, avanzi di gestione, a garantire il normale andamento
amministrativo, evitando di utilizzarli per migliorie superflue e non prettamente attinenti agli scopi associativi.
_________________________________________________________